La coltivazione di ortaggi a foglia da taglio può essere vista come la prima parte di un articolato processo produttivo, che inizia nel campo per continuare negli stabilimenti di lavorazione e confezionamento, fino ad arrivare alla distribuzione al dettaglio. Per questo motivo dal processo produttivo deve nascere un prodotto che abbia i requisiti idonei per le fasi successive. E questo ha influito anche sulla scelta dell’ambiente di coltivazione, oggi realizzata quasi esclusivamente sotto serra, dove si possono avere le maggiori garanzie di pulizia del prodotto (evitando l’imbrattamento e l’allettamento dovuti alla pioggia, nonché i danni da grandine), si può programmare la produzione per l’intero arco dell’anno e si ottiene un maggior numero di cicli produttivi rispetto alla coltivazione in pieno campo; infine, anche la gestione degli interventi fitosanitari e fertirrigui è più controllata.
Ma anche i terreni da destinare alla coltivazione di questa tipologia di ortaggi non sono casuali: considerati la rapidità e il numero di cicli produttivi annuali, devono essere facilmente lavorabili e presentare una buona capacità di drenaggio; per questo, un’eccessiva presenza di scheletro è di ostacolo, come pure un’alta percentuale di argilla o di limo. Di fatto una tessitura tendente al sabbioso è preferita, proprio per la maggiore facilità nell’esecuzione delle lavorazioni.
Ma non è tutto qui. Non immaginereste mai il lavoro e l’impegno dei coltivatori per portare sulle nostre tavole dei prodotti così freschi e soprattutto buoni!
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