Non può quindi che preoccupare il progressivo ridimensionamento del settore fragolicolo nel nostro paese. I 14.000 ettari destinati a fragole a fine anni Settanta si sono ridotti a circa 6000, e moltissime aziende, spesso familiari, hanno dovuto abbandonare il mercato. Con le nostre 153.000 tonnellate di produzione annua siamo così scesi al quarto posto (dopo Spagna, Polonia e Germania) nella classifica della produzione fragolicola europea. Se infatti ancora nel 1999 l’Italia era un esportatore netto di fragole, con oltre 20.000 tonnellate e 35 milioni di euro in attivo, oggi ne importiamo per circa 20 milioni di euro l’anno, rifornendoci per due terzi dalla Spagna e per il resto da Egitto, Israele e Turchia.
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