In Italia sono presenti ben 350 diverse varietà di olivi in coltivazione che si sono perfettamente ambientate nei diversi microclimi che contraddistinguono la penisola italiana.
La diversità e la gamma di possibili combinazioni di varietà di oli è una prerogativa dell’oliveto Italia poiché ogni cultivar di olivo nell’ambito del proprio distretto produttivo esprime proprietà organolettiche e sensoriali diversificate divenendo, nel tempo, una componente essenziale della tradizione enogastronomica locale.
Queste caratteristiche produttive hanno consentito all’Italia di richiedere il riconoscimento di 37 DOP e di una IGP, divenendo in questo modo il Paese più rappresentativo a livello comunitario e mondiale per numero di riconoscimenti delle proprie menzioni di origine.
La normativa sulle DOP e le IGP è rigidamente disciplinata a livello comunitario e nazionale e ha formato in più occasioni oggetto di trattativa anche negli accordi del WTO (Organizzazione mondiale del commercio) per favorire il riconoscimento e la protezione reciproca a livello internazionale, garantendo quindi la tutela giuridica dei diversi prodotti riconosciuti.
Ma quali sono le caratteristiche delle olive utilizzate nelle DOP e IGP italiane?
Consulta il capitolo Italia delle Dop del volume “l’ulivo e l’olio” (collana Coltura & Cultura).
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